Il sig. Fanfani Guido inizia l’attività nel 1921. Nel 1935 mio padre, dopo essersi fidanzato con la figlia di Fanfani, comincia a lavorare.
Il lavoro della macelleria Menoni era improntato su una continua ricerca insieme a dei mediatori di fiducia dei vitelloni di miglior qualità, presso allevatori locali, che valutavano i vitelloni e decidevano quando macellarli al fine di ottenere la condizione ideale.
L’attività in quel periodo era caratterizzata da due fattori fondamentali:
Il mercato di S. Ambrogio era la piazza dove si svolgeva l’ingrosso della frutta e verdura per tutta la provincia di Firenze; si iniziava a lavorare nella notte con l’arrivo dei prodotti agricoli provenienti dai contadini, e dalle grandi fattorie locali ed estere.
All’interno del mercato di S. Ambrogio si svolgeva la vendita alimentare al dettaglio, che iniziava con il suono della campanella delle 7.30 e terminava con quello delle 13.00. I prodotti trattati erano solo alimentari, ed era esclusa l’ortofrutta.
Questo argomento è il fulcro sul quale vertono tutti gesti della vita quotidiana.
Qualità nella carne = qualità della vita dell’animale = qualità dell’allevamento = qualità dell’integrazione sul territorio = qualità della vita per tutti gli esseri viventi.
Consumare carne di qualità vuol dire fare qualità ma, ricordate: qualità non è quantità.
Perciò, nella macelleria Menoni, le carni offerte sono il frutto di un’esperienza professionale tramandata da tre generazioni e di un’accurata selezione di allevamenti e razze (qualità della scelta); dopo questa fase si passa alla frollatura e alla lavorazione con tecnica di disosso che deve essere fatto in maniera professionale, evitando che le carni si sgrassino e sbuccino prima di essere usate. Con questo accorgimento si ottiene una migliore conservazione delle proprietà nutritive ed organolettiche (qualità della lavorazione); contemporaneamente, è altrettanto importante usare il taglio appropriato ad ogni pietanza che si intenda consumare, e questo è necessario chiederlo al vostro macellaio di fiducia (qualità del taglio).
Consumare carne di qualità vuol dire usarla tutta senza fare scarti, così ritorniamo alla qualità della vita.
Iniziativa finanziata dalla sottomisura 1.2 nell’ambito del bando PS-GO 2017 del Programma di Sviluppo Rurale 2014 – 2020 della Regione Toscana (fondi FEASR)